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Il Sesso dei Profumi: Uomo o Donna? 

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Uomini e donne hanno sempre visto le loro fragranze distinte in due mondi separati, oggi le barriere olfattive stanno svanendo in nuova libertà espressiva.

A partire dall’Ottocento, per poi intensificare il fenomeno negli anni Sessanta, l’alta profumeria ha sempre saputo sfruttare il sesso come poche altre industrie. Dall’associazione rigida di certe essenze esclusivamente a uomini o a donne, a campagne pubblicitarie che accentuavano dicotomie come l’uomo virile e dominante o la donna delicata e sensuale, fino alla netta distinzione dei reparti dedicati nelle profumerie, il settore ha costruito una narrazione che ha influenzato profondamente le percezioni e le scelte dei consumatori

Oggi, “Pour elle/pour homme” sono diciture che vediamo sempre più di rado. Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento significativo, nel quale settori come la moda e la cosmetica si sono allontanati da un’interpretazione rigidamente binaria. Allo stesso modo, anche le fragranze non sono più confinate nelle tradizionali classificazioni “per uomini” o “per donne”. Questo cambiamento riflette una nuova realtà: al marketing delle aziende oggi interessa meno l’etichetta di genere e più l’esperienza olfattiva personale

Un mondo in evoluzione 

La cultura, più di ogni altro fattore, ha avuto un impatto profondo sull’industria delle fragranze, soprattutto negli ultimi anni. Tradizionalmente, i profumi venivano progettati per uomini o donne e venivano promossi attraverso campagne multimilionarie che rafforzavano la distinzione. 

Le nuove generazioni, con interpretazioni più fluide di ciò che costituisce il genere, l’orientamento sessuale e le relazioni romantiche, stanno guidando la conversazione. Concetti come “gender neutral” e “genderless” sono diventati mainstream, diventando elementi fondamentali nella moda, nel makeup e nella profumeria, influenzando le scelte dell’industria

Questo cambiamento ha portato a un aumento delle fragranze unisex e senza genere, una direzione che hanno preso in primis le medie e piccole realtà. Molti marchi di nicchia e artigianali, come Byredo o Escentric Molecules, che hanno guadagnato popolarità negli ultimi anni, non hanno mai assegnato un genere alle loro fragranze, puntando su una libertà creativa che le grandi maison faticano ad adottare completamente. 

Per i grandi marchi globali, il genere e il romanticismo rimangono ancora elementi essenziali per il successo commerciale. Sebbene le campagne pubblicitarie di Dior non siano esplicitamente sessualizzanti, il marchio propone ideali femminili distinti attraverso le campagne eleganti di Miss Dior, che hanno visto protagonista Natalie Portman dal 2011, così come quelle dorate di J’Adore Dior, in cui Charlize Theron incarna una dea greca. 

Un marketing sempre più fluido 

Fino a pochi anni fa, le campagne pubblicitarie dei profumi erano dominate da coppie eterosessuali che incarnavano una bellezza idilliaca. Le campagne più celebri vedevano protagonisti attori, attrici, modelli e modelle di fama mondiale, spesso ritratti in coppie impegnate in un gioco di seduzione, oppure come individui single alla ricerca di un partner. In questi contesti, il desiderio sessuale era quasi sempre il tema dominante, e il profumo veniva presentato come uno strumento essenziale per accendere a questa attrazione

Oggi, molti marchi adottano un approccio diverso nella promozione delle loro fragranze. Ad esempio, una fragranza di Gucci lanciata con una significativa campagna promozionale nel 2018, pur essendo rivolta esplicitamente a un pubblico femminile giovane, si concentrava sull’idea della prima adolescenza, delle amicizie di quell’età e dei tentativi di comprensione di sé stessi. In questa narrazione, l’attenzione era tutta sulla persona, e l’assenza di riferimenti al rapporto con l’altro sesso era evidente. 

La desessualizzazione dei profumi sta venendo gradualmente abbracciata dall’intera industria. Stiamo assistendo a una crescente tendenza a concentrare la comunicazione sull’identità personale delle fragranze, piuttosto che sulla promessa di rendere irresistibili agli occhi di un potenziale partner. I profumi stanno evolvendo oltre la semplice formula di seduzione, racchiudendo una personalità forte e unica, capace di evocare emozioni in chi le indossa. 

Pur constatando che nella stragrande maggioranza della profumeria mainstream i prodotti sono ancora nettamente distinti in “per uomo/per donna”, le caratteristiche che promettono di donare a entrambi i generi sono sempre meno legate alle tradizionali proprietà di genere, permettendo alle fragranze di trascendere i confini binari e di rappresentare un’espressione autentica e individuale. In questo contesto, ogni profumo diventa un modo per raccontare sé stessi, che non cerca di piacere a qualcun altro, ma di rispecchiare l’essenza più intima e personale di chi lo indossa.


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Il Profumo di Cleopatra: Un’Invisibile Scia di Seduzione 

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«Di porpora le vele, così profumate che le brezze ne languivano d’amore 

Antonio e Cleopatra (Shakespear, 1623) 

Nell’antica arte della profumeria, poche figure sono tanto affascinanti quanto Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto.  

La leggenda narra che le vele della sua imbarcazione venissero impregnate di fragranze inebrianti prima di solcare le acque del Nilo. Questi aromi seducenti, spargendosi nell’aria, precedevano l’arrivo della regina, avvolgendo la riva in una nube di profumo.  

Cleopatra aveva compreso il potere invisibile del profumo, capace di evocare desiderio e anticipare la sua presenza. Si racconta che questa cortina di aromi fosse parte del suo incontro con Marco Antonio, preparando l’animo dell’amato al loro incontro prima ancora che gli occhi potessero contemplarla. 

Addentriamoci nei meandri dell’Antico Egitto, svelando i misteri del profumo della regina Cleopatra, la cui leggenda continua a incantare ancora oggi. 

La Cultura Olfattiva in Egitto 

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Creazione di un profumo nell’antico Egitto. (Credit: Jastrow / Wikipedia) 

Nell’antico Egitto, la profumeria era un’arte sacra, custodita e praticata dai sacerdoti. Utilizzavano resine aromatiche per addolcire l’odore delle offerte sacrificali, credendo che il fumo profumato potesse mettere in contatto l’uomo con gli dèi

Profumi e incensi erano centrali nelle cerimonie religiose, nei rituali di imbalsamazione e nelle pratiche di guarigione. Gli Egizi preparavano le loro fragranze immergendo piante, fiori e legni preziosi nell’olio. 

Oltre al loro ruolo cerimoniale, i profumi erano parte integrante della vita quotidiana egizia. Come oggi si usano le candele profumate, gli Egizi bruciavano l’incenso per mantenere l’armonia tra corpo e spirito. Fragranze come incenso, mirra, gelsomino, ginepro, cardamomo e cannella erano ampiamente utilizzate e molti di questi ingredienti sono ancora presenti nelle fragranze contemporanee.

Ogni notte, il Kyphi, un complesso incenso, veniva bruciato per placare gli dèi durante il loro viaggio nel mondo sotterraneo, garantendo il sicuro ritorno del dio sole Ra al mattino seguente. 

Per conoscere meglio la cultura olfattiva nell’antichità, abbiamo scritto un articolo sulla storia della profumeria di approfondimento. 

Cleopatra, La Regina dei Profumi 

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Collina di Tell El-Ruba – Mendes. (Credit: Roland Unger / Wikipedia) 

Alcuni ricercatori sostengono di essere riusciti a ricreare l’antica fragranza egizia di Cleopatra. Il profumo, chiamato Mendesian, viene descritto come dolce, speziato e leggermente muschiato

Il profumo di Cleopatra sembra che provenisse da Mendes, un prospero insediamento nel delta del Nilo, fulcro del commercio di spezie provenienti da India, Africa e Arabia. Plinio il Vecchio, filosofo romano, e Dioscoride, medico greco, raccontano del profumo di Mendes come il migliore della sua epoca. 

Poiché non esistono fonti egiziane complete che contengano la ricetta del Mendesian, gli archeologi si sono rivolti a testimonianze greco-romane per colmare le lacune. Queste concordano su quattro ingredienti principali: oltre alla resina e alla mirra, il profumo conteneva anche cassia, una varietà meno potente di cannella, e olio di balanite, ottenuto dai semi del Balanites aegyptiaca, un albero originario dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. 

Nel 2018, l’egittologa Dora Goldsmith e lo storico della scienza Sean Coughlin hanno riprodotto una possibile versione del profumo di Mendes testando varie combinazioni di ingredienti, descrivendone il risultato come “elegante” e “lussuoso.” Descritto anche dalla curatrice di arte olfattiva Caro Verbeek come “voluminoso, di colore rosso, forte, caldo, ricco, dolce e leggermente amaro,” questo aroma speziato e lievemente muschiato riecheggiava proprio le descrizioni di Plinio.

Tuttavia, l’esperimento di Goldsmith e Coughlin, pur interessante, non è conclusivo. Non è possibile sapere quale, se ce ne sia uno, delle ricette greco-romane corrisponda all’originale egiziana. 


Il profumo, un’arte antica e in continua evoluzione, ha accompagnato l’umanità fin dai suoi albori, intrecciandosi con la storia, la cultura e l’evoluzione della società. Dai rituali sacri alle corti regali, dalle spezie esotiche alle delicate essenze floreali, il profumo ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo.  

Oggi, questa preziosa eredità continua a vivere nelle creazioni dei maestri profumieri, che ci invitano a scoprire e apprezzare il potere evocativo e seducente delle fragranze. 

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Il Profumo Della Storia: Dalle Origini al Medioevo 

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«Il profumo è la materia di un lusso che tra tutti è il più effimero. Perle e pietre preziose, infatti, rimangono in eredità, le stoffe durano un certo tempo, ma i profumi esalano immediatamente il loro odore e si dissolvono nel momento in cui li portiamo.» 

(Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, 77 DC) 

La storia dei profumi è antica quanto la civiltà stessa. Dai vivaci bazar dell’antico Egitto agli opulenti palazzi della Mesopotamia, La storia del profumo è uno dei primi esempi di come l’estro umano sia stato capace di manipolare la materia, trasformandola in qualcosa con un significato più profondo. 

Molto prima delle moderne profumerie e delle fragranze firmate, i nostri antenati erano maestri nel catturare l’essenza dei tesori più aromatici della natura. Nell’antichità i profumi non erano un semplice lusso, ma erano legati a rituali, alla medicina e alla divinità.  

Unitevi a noi in un viaggio attraverso la storia della profumeria, scoprendo le origini dei primi profumi, il loro significato nelle varie culture e l’eredità che hanno lasciato. 

La Origini Della Profumeria

L’arte della profumeria ha origine nell’antico Egitto, in Mesopotamia, nella Valle dell’Indo e in Cina. Fu poi perfezionata dai romani e dai primi farmacisti arabi e persiani, che svilupparono la tecnica della distillazione e della sospensione in alcol delle essenze derivate dalle piante. 

Ma il profumo nasce molto prima, e quasi sempre come prodotto sacro: a partire dal Paleolitico, popolazione nomadi di tutto il mondo venerano dèi, spiriti e credenze, sacrificando in loro onore legni aromatici e resina, offrendo le esalazioni al cielo per far giungere la loro preghiera fino ad essi. L’etimologia testimonia questa pratica: in latino “per fumum” si traduce con “attraverso il fumo”. 

Il Kyphi, il più celebre tra i profumi egizi, era uno dei tanti lussi concessi a faraoni come l’illustre Tutankhamon quando intraprendevano il loro viaggio celeste verso l’aldilà. Questa intricata ricetta, un arazzo profumato tessuto da sedici ingredienti diversi, ci è stata svelata dalle scritture incise nelle pareti dei templi egizi

La composizione del Kyphi era essenzialmente una miscela armoniosa di mirra, giunco odoroso, cipero, vino, miele, uva passa, canne aromatiche e ginepro. È la creazione di profumo più famosa e meticolosamente documentata dell’antico Egitto. Il suo scopo principale era quello di essere utilizzato come incenso, un’offerta agli dèi, bruciata in grandi quantità dai sacerdoti nei recinti sacri dei templi egizi. Il nome stesso “Kyphi” è una resa latina della trascrizione greca della parola egizia “kapet”, che originariamente indicava le sostanze destinata alle fiamme purificatrici

I Profumi Nella Cultura Romana e Greca 

Nel cuore dell’antichità, gli antichi greci e romani abbracciarono il profumo come una forma d’arte, intrecciandolo al tessuto stesso della loro vita. I profumi, erano più che semplici fragranze, ma erano simboli di status, devozione e seduzione.  

Nell’antica Grecia e a Roma, l’arte della profumeria si nutriva di un ricco repertorio di materie prime, principalmente fiori e resine, sapientemente trasformati in preziosi macerati oleosi. Le sostanze aromatiche locali, come rosa, violetta, giglio, narciso, radice di iris e lavanda, si mescolavano con importazioni esotiche. Dalle terre di Caria e Sicilia giungeva lo storace liquido, mentre Cipro forniva il prezioso labdano. Il galbano, il balsamo di Giudea e la gomma adragante arricchivano le composizioni provenendo dalla Giudea, mentre l’incenso e la mirra giungevano dal Medio Oriente. Dall’India, infine, arrivavano cannella, nardo e cinnamomo, donando un tocco speziato e orientale alle creazioni olfattive. 

I greci, affascinati dalle offerte profumate dell’Egitto e dell’Oriente, trasformarono la profumeria in un mestiere. Creavano miscele elaborate con ingredienti come la mirra, l’incenso e la rosa per adornare i loro corpi e le loro case. Questi profumi non erano solo di piacere: si riteneva che avessero anche proprietà curative e che placassero le ire degli dèi.  

I romani ereditarono questa ricca tradizione e portarono la profumeria a nuovi livelli. Utilizzavano il profumo in modo sfarzoso nei bagni, nei templi e nelle riunioni sociali. Il profumo divenne uno status symbol, con imperatori e nobili che commissionavano profumi su misura per riflettere la loro ricchezza e il loro potere. I Romani svilupparono anche tecniche innovative per estrarre e conservare i profumi, lasciando un’eredità duratura nel mondo della profumeria.  

La Nuova Era Della Profumeria: Il Medioevo 


Nell’affresco del Medioevo, la profumeria ha vissuto un’evoluzione affascinante, intrisa di spiritualità, medicina e innovazione.  

Mentre la caduta di Roma vide il declino dell’uso personale dei profumi in Europa, la conoscenza si conservò e addirittura fiorì nel mondo islamico. Basandosi sulle conoscenze dei loro predecessori, gli studiosi arabi fecero notevoli progressi nelle tecniche di distillazione ed estrazione, ampliando la gamma di fragranze disponibili. 

L’avvento dell’alambicco, un’invenzione che eclissò le rudimentali pratiche di distillazione del passato, segnò una svolta epocale nella storia della profumeria. Introdotto dagli Arabi nel corso dell’VIII secolo, questo ingegnoso strumento dischiuse le porte a un nuovo universo di fragranze, aprendo la strada alla creazione di profumi a base alcolica, un’autentica rivoluzione olfattiva che avrebbe plasmato l’arte della profumeria per i secoli a venire. 

Le Crociate e l’incremento del commercio con l’Oriente riportarono in Europa queste nuove conoscenze e ingredienti esotici come il muschio, l’ambra e il sandalo. Il profumo, un tempo lusso dell’élite, iniziò a permeare molti aspetti della vita medievale. 

Nei monasteri si coltivavano erbe profumate come la lavanda, il rosmarino e la salvia per le loro proprietà medicinali e aromatiche. Questi venivano spesso combinati per creare rimedi curativi e profumi usati per purificare gli ambienti, mascherare gli odori sgradevoli e promuovere il benessere.  

Si formarono corporazioni per proteggere i segreti del mestiere e garantire standard di qualità. Con la crescita delle città e l’espansione delle rotte commerciali, le profumerie divennero vivaci centri di commercio, offrendo una vasta gamma di intrugli fragranti per soddisfare la crescente domanda di profumi. 


Il profumo, un’arte antica e in continua evoluzione, ha accompagnato l’umanità fin dai suoi albori, intrecciandosi con la storia, la cultura e l’evoluzione della società. Dai rituali sacri alle corti regali, dalle spezie esotiche alle delicate essenze floreali, il profumo ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo.  

Oggi, questa preziosa eredità continua a vivere nelle creazioni dei maestri profumieri, che ci invitano a scoprire e apprezzare il potere evocativo e seducente delle fragranze. 

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I Profumi Delle Dive: Marilyn Monroe

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No, il profumo preferito di Marilyn Monroe non era Chanel N°5. 

Sebbene la celebre risposta di all’intervista di Life Magazine del 1952 abbia reso immortale l’associazione tra la diva e il profumo francese, scavando più a fondo nella sua vita viene alla luce una storia molto più interessante. 

Scopriamo insieme i profumi che hanno accompagnato la vita di Marilyn Monroe, andando oltre il mito e svelando le sue preferenze olfattive più intime. 

Marilyn Monroe: il profumo oltre il mito 

Le due gocce di Chanel N°5 prima di andare a letto: un’immagine affascinante che ha contribuito a rendere immortale il mito di Marilyn Monroe. Eppure, la relazione della diva con il profumo era ben più complessa e sfaccettata di quanto si pensi. 

Dietro l’allure sensuale e misteriosa di Marilyn si celava una donna sensibile e introspettiva, alla ricerca di fragranze che potessero rispecchiare la sua ricca interiorità. 

Oltre a Chanel N°5, qual era il profumo preferito di Marilyn Monroe? 

Al di là delle preferenze che tutti conosciamo, Marilyn custodiva un amore olfattivo più intimo e personale: Floris Rose Geranium. Un’eau de toilette che l’attrice adorava al punto da acquistarne diversi flaconi contemporaneamente. 

A testimoniare questa passione, una ricevuta rinvenuta tra i documenti del negozio Floris di Londra. Nel 1959, Miss Dorothy Blass, segretaria personale di Marilyn, acquistò ben sei flaconi di Rose Geranium, spedendoli direttamente al Beverly Hills Hotel dove la diva alloggiava durante le riprese di A qualcuno piace caldo. Un film che le valse il Golden Globe come Migliore Attrice. 

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Mentre i flaconi originali non sono più disponibili sul mercato, è stata creata un’essenza da bagno che evoca il profumo originale. Questa fragranza si distingue per le sue ricche note floreali, arricchite da accenti di rosa, sfumature verdi e, caratteristicamente, geranio, offrendo un’esperienza olfattiva unica e nostalgica. 

  • Note di testa: geranio, foglie verdi 
  • Note di cuore: palmarosa, rosa, palissandro 
  • Note di fondo: legno di cedro 

La scelta di queste fragranze ci permette di scoprire un lato inedito di Marilyn Monroe: una donna che amava la bellezza e la raffinatezza, ma che era anche alla ricerca di profumi che potessero esprimere la sua complessità e la sua profondità. 

Quali altri profumi amava Marilyn Monroe? 

Non è difficile comprendere l’amore profondo di Marilyn Monroe per il profumo. Le fragranze possiedono un potere evocativo straordinario: ci trasportano in altri luoghi e tempi, risvegliano ricordi ed emozioni, e ci donano una sensazione di sicurezza e bellezza. Incarnazione perfetta di queste qualità, Marilyn vedeva nel profumo ben più di un semplice accessorio: era un’armonia di sensazioni che la accompagnava e la definiva. 

Se Chanel No. 5 resta indissolubilmente legata a Marilyn Monroe, e Floris Rose Gerium rappresentava la sua scelta personale privilegiata, la sua passione per le fragranze andava ben oltre questi due profumi. La diva era infatti nota per indossare essenze diverse a seconda dell’occasione e del suo umore. Tra le sue preferenze spiccano Joy di Jean Patou, un bouquet floreale opulento, e White Shoulders di Evyan, dalle note fresche e sensuali. 

Joy – Jean Patou (1930)

Creato nel 1930 dal naso Henri Almeras, Joy di Jean Patou è un’esplosione di note floreali dedicata alle donne. Una fragranza realizzata con ingredienti preziosissimi – voleva essere “il profumo più caro al mondo” – e pensata per celebrare la gioia di vivere, avvolgendo chi la indossa in un bouquet raffinato e lussuoso. 

  • Note di testa: rosa bulgara, ylang-ylang, tuberosa 
  • Note di cuore: gelsomino, rosa di Maggio 
  • Note di fondo: muschio, sandalo 

White Shoulders – Evyan (1945)

White Shoulders, lanciato da Evyan nel 1945, è una pietra miliare della profumeria femminile. Si tratta di una fragranza floreale aldeidica, tra le prime creazioni della casa profumiera newyorkese. Un caleidoscopio di sensazioni, che unisce la freschezza delle note di testa agrumate e verdi alla opulenza dei fiori bianchi nel cuore. Questo connubio romantico si appoggia su una base calda e sensuale, dove si fondono note ancora più intriganti. 

  • Note di testa: fiori d’arancio africano, pesca, bergamotto 
  • Note di cuore: gardenia, gelsomino, tuberose, giglio, mughetto, lilla 
  • Note di fondo: muschio, ambra, sandalo, zibetto 

Questa selezione attenta e diversificata ci rivela una Marilyn lungimirante: ben consapevole del potere comunicativo del profumo, lo utilizzava come un vero e proprio strumento di espressione personale. Ogni fragranza diventava un tassello del suo fascino, un messaggio sottile che esprimeva la sua versatilità e la sua capacità di ammaliare con sfaccettature sempre nuove. 

Se anche tu sogni di esprimere la tua unicità attraverso il profumo, lasciati guidare dagli esperti. Fortunatamente, con i corsi di Ateneo dell’Olfatto, troverai tutta l’assistenza di cui hai bisogno! Esplora la nostra selezione di corsi, kit e consulenze per immergerti in un mondo ricco di fragranze. 


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Profumi e Personalità: Dimmi che Profumo usi E ti dirò Chi Sei

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Il Profumo come espressione della personalità 

Le fragranze che scegliamo di indossare possono rivelare molto su di noi, come una firma invisibile che ci accompagna sempre. 

La scelta di un profumo va oltre il piacere dei sensi; è un modo di esprimere sé stessi ed evocare emozioni specifiche in chi ci circonda, delineando così l’immagine che gli altri hanno di noi. 

Siamo noi a scegliere il profumo o è il profumo a scegliere noi?

Il profumo è una forma di espressione personale potente e può raccontare molto di noi, delle nostre preferenze e della nostra personalità. Secondo la psicologia del profumo, ci sono diverse dinamiche psicologiche che guidano la scelta di una fragranza: 

Il profumo è lo strumento perfetto per esprimere l’unicità di una persona, per comunicare sé stessi e il proprio essere speciali, diversi, meravigliosamente insostituibili. Quando risponde a questa esigenza, la fragranza scelta sarà non convenzionale, di grande impatto olfattivo, con un sillage potente e con una lunga scia. 

Chi indossa il profumo guidato dal desiderio di affascinare il prossimo, tende invece a scegliere composizioni con un forte potere seduttivo che creano un’aura di magia attorno a loro. Fragranze calde e persistenti sono capaci, infatti, di avvicinare gli altri con il loro potere sensuale, trasformando il profumo in un mezzo con cui rendersi irresistibili. 

C’è anche chi sceglie il profumo per evocare un senso di amore e cura, in questo caso le fragranze tendono a essere calde, avvolgenti, rassicuranti, e spesso contengono note di vaniglia o talco.  

Alcuni, ancora, sono spinti dal desiderio di appartenenza, optando per profumi popolari che li fanno sentire parte di un gruppo e soddisfano la loro volontà di uniformarsi. 

Infine, vi sono coloro che vedono nel profumo un gioco, un modo per esprimere la propria creatività e divertirsi con i diversi aspetti della propria identità. Questi individui spesso scelgono essenze innovative e trasgressive, in un continuo gioco di esplorazione olfattiva.  

In ogni scelta, il profumo diventa così un mezzo di espressione personale, un modo per comunicare al mondo chi siamo e come desideriamo essere percepiti. 

Cosa dice il tuo profumo della tua personalità

Diverse note olfattive e famiglie di fragranze tendono ad essere legate a certi tratti di personalità. Esploriamo insieme alcune delle associazioni più conosciute: 

Le fragranze più dolci e fruttate, per esempio, tendono a riflettere una personalità vivace e gioiosa, ricca di energia e ottimismo. Le persone che si orientano verso questi profumi spesso emettono vibrazioni positive e contagiose, diffondendo buon umore ovunque vadano.  

Allo stesso modo, chi sceglie profumi leggeri e freschi, come quelli marini o aromatici, generalmente rivela un’anima tranquilla e amante della natura, una personalità che predilige la semplicità e l’autenticità. 

D’altra parte, coloro che preferiscono fragranze intense e boisé, tendono a mostrare una personalità forte e decisa. Sono spesso percepite come persone solide e carismatiche, con un’aura di sicurezza e una profondità nascosta. 

Inoltre, gli amanti dei profumi orientali, ricchi di note come vaniglia, incenso o ambra, tendono a essere visti come sensuali e affascinanti. Queste scelte olfattive possono suggerire una personalità avventurosa e appassionata, attratta dall’esotico e dal lusso.  

In questo modo, ogni fragranza diventa un riflesso unico del carattere individuale, comunicando silenziosamente aspetti della nostra essenza a chi ci incontra. 

Il linguaggio dei profumi

La psicologia del profumo esplora il modo in cui gli odori funzionano come un linguaggio non verbale, fornendo informazioni che il nostro cervello elabora e che possono influenzare il nostro comportamento.  

Un profumo può evocare sentimenti di gioia, pace o sicurezza, attivando ricordi positivi. Al contrario, un odore può suscitare tristezza o disagio se collegato a esperienze negative. I profumi hanno un impatto profondo su di noi, giocando un ruolo cruciale nelle relazioni interpersonali, nell’attrazione e nella sessualità. 

L’olfatto è il più emotivo fra i 5 sensi. Essendo meno soggetto al controllo razionale, ha la particolarità di fissare i ricordi in modo estremamente duraturo e profondo. Questa caratteristica unica lo rende un canale potente e diretto verso le nostre emozioni. 

Dimmi che profumo usi e ti dirò chi sei

Per scoprire quale fragranza fa per te, esistono molti “test del profumo ideale” online. Purtroppo, l’affidabilità di questi sistemi è spesso bassa, e difficilmente permettono di scoprire qualcosa di nuovo su di te o sulla cultura olfattiva. 

Il miglior modo per scoprire quale profumo o nota odorosa si addice meglio a te e alla tua personalità è conoscere a fondo i fondamenti della profumeria e.… provare, provare, provare! 

Il tuo carattere è unico e inimitabile, e proprio così dovrebbe essere il profumo che gli si adatta alla perfezione. 


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Profumeria e Alta Moda, Dalle Origini alle Passerelle

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La relazione tra profumeria e moda è affascinante e intricata. Entrambi i mondi celebrano l’espressione personale e l’eleganza, evocando sensazioni uniche. La moda, con i suoi tessuti, colori e tagli, parla direttamente agli occhi, mentre i profumi seducono i sensi, creando un’aura intangibile attorno alla persona. 

Fin dal secolo scorso, designer e case di moda lanciano linee di profumi, considerandole un’estensione naturale del loro marchio. Un profumo può catturare l’essenza di una collezione di moda, trasportando la visione stilistica in una dimensione olfattiva. Allo stesso modo, un profumo ben scelto può completare un outfit, aggiungendo un tocco finale invisibile ma potente. 

La Storia: Un Legame Stilistico e Sensoriale

Il legame tra profumeria e alta moda affonda le sue radici negli anni ’20 del XX secolo, non solo come strategia commerciale, ma anche come evoluzione verso un’arte più complessa e multisensoriale, in cui la bellezza può essere apprezzata visivamente, indossata e persino percepita. 

Ma chi fu il pioniere di questa rivoluzione, chi fu il primo stilista a introdurre un profumo? 

Contrariamente a un’opinione diffusa, non fu Gabrielle (Coco) Chanel con il suo famoso N° 5 a unire per la prima volta profumeria e alta moda. Fu Paul Poiret, uno degli stilisti francesi più influenti del periodo prebellico, a segnare questo storico connubio lanciando la collezione Parfums de Rosine nel 1911 per la sua Maison.

Sebbene Poiret abbia avuto un impatto notevole, la sua carriera conobbe un rapido declino, in parte dovuto a mutamenti nei gusti e nello stile, e in parte alle difficoltà economiche e sociali dovute alla crisi economica del ‘29. Tuttavia, il suo contributo nel ridefinire la moda e la profumeria rimane di inestimabile valore, gettando le fondamenta per stilisti come Coco Chanel e molti altri che hanno seguito il suo esempio. 

A Poiret dobbiamo l’inizio dell’Epoca dei Couturier.

Coco Chanel e l’Epoca dei Couturier 

COUTURIER

Il termine Couturier si riferisce a un designer di moda, specializzato nella creazione di abbigliamento su misura di alta qualità. Questi professionisti sono noti per il loro lavoro nell’alta moda, producendo capi unici o in serie limitata, spesso realizzati a mano con tecniche e materiali di alta qualità.

In un mondo sempre più legato alla comunicazione visiva, i profumieri si trovano a comporre fragranze senza un’identità visiva ben definita, deficit assai deleterio. I Couturier invece, artefici di collezioni che sfilano davanti agli occhi del grande pubblico, sono ben presenti nell’immaginario visivo dei consumatori. L’importanza di questo vantaggio la intuirà anche Gabrielle Chanel una decina di anni dopo Poiret, quando lancerà il celeberrimo N°5. 

Nel 1921, Coco presenta il composto di Ernest Beaux, noto profumiere da Chiris. Per la stilista non è necessario evocare un immaginario complesso: è sufficiente il nome del marchio Chanel a far decollare il prodotto, rivestendolo del suo particolarissimo stile, fatto un po’ di nero, bianco, beige, semplicità, fluidità, e di una profusione di accessori.

Coco Chanel – N° 5

La fragranza, con un’overdose di aldeidi che dissolve la struttura fiorita, si conforma a un imperativo di astrazione che la renderà un accessorio versatile, in grado di fondersi con tutte le culture, con lo stile di chiunque, divenendo uno dei maggiori successi della storia della profumeria. 

Sull’esempio di Chanel, diverse case di moda compiono il grande passo, dando vita a quelli che diverranno i grandi classici della profumeria. 

Un Legame Indissolubile tra Profumeria e Fashion

La relazione tra alta moda e profumeria non è solo storica, ma intrinsecamente legata alla natura stessa di questi due mondi artistici. Nelle loro radici, sia la moda che i profumi parlano di espressione personale e identità, creando un legame profondo che supera il tempo. Questa sinergia nasce dall’essenza del lusso e della creatività che entrambi condividono.

Alla base, la moda e i profumi sono forme d’arte che sfruttano i sensi per comunicare un messaggio o un’emozione. Mentre l’alta moda utilizza la vista e il tatto attraverso tessuti e design, la profumeria si affida all’olfatto, un senso potente che può evocare ricordi e sentimenti con una singola fragranza. Questa complementarità sensoriale rende i due mondi naturalmente interconnessi.

Christian Dior

“Il profumo è il complemento indispensabile alla personalità di una donna. Il tocco finale su un vestito.”

Entrambi i settori si basano sull’idea di esclusività e personalizzazione. Le grandi case di moda spesso lanciano linee di profumi come estensione del loro marchio, permettendo ai clienti di immergersi in un’esperienza di lusso completa. Il profumo diventa un accessorio invisibile ma potente, che completa l’outfit e ne amplifica l’espressione.

La collaborazione tra stilisti e profumieri ha portato a creazioni innovative, dove la visione artistica di un designer viene trasformata in una fragranza unica. Questa fusione di talenti non solo arricchisce entrambi i settori, ma crea anche un dialogo continuo tra moda e profumeria, attirando consumatori che cercano un’esperienza sensoriale completa.

Un Sodalizio Ancora Redditizio

L’industria della moda ha sempre avuto una relazione speciale con il mondo dei profumi, ma negli ultimi anni questa collaborazione è diventata più innovativa e strategicamente importante.

Marchi di moda rinomati come Trussardi, Prada, e Dolce & Gabbana stanno esplorando nuove frontiere olfattive, catturando l’essenza delle città o dell’identità del brand attraverso fragranze uniche. Il mercato delle fragranze in Italia, con una performance di quasi 1,1 miliardi di euro, testimonia la forza di questo settore.

Collaborazioni tra case di moda e giganti della cosmetica, come quella tra Prada e L’Oréal, stanno portando a creazioni profumate che incarnano l’innovazione e l’atemporalità. Queste sinergie non solo rafforzano il brand, ma aprono anche nuove strade per l’engagement del cliente. 

In un panorama dove la maggior parte delle case di moda si affida a collaborazioni esterne per gestire il segmento beauty, Dolce & Gabbana spicca per la sua scelta di internalizzare completamente questo business. Questo approccio sottolinea un impegno profondo verso l’autenticità e la promozione dell’artigianato italiano, delineando una strategia che valorizza le competenze interne e l’identità culturale del brand. 


La relazione tra profumeria e alta moda è un esempio affascinante di come due forme d’arte possano influenzarsi e arricchirsi a vicenda. Questo legame, radicato nella storia e plasmato dall’innovazione, continua a evolversi, promettendo nuove e affascinanti espressioni di bellezza e stile. 

Sei affascinato dall’arte della profumeria e desideri esplorare ulteriormente questo universo sensoriale? Ateneo dell’Olfatto offre una gamma esclusiva di corsi, ingredienti di alta qualità e kit per creare profumi unici e personali.  

Che tu sia un appassionato alla ricerca di nuove fragranze o un professionista che desidera affinare le tue competenze, troverai tutto ciò di cui hai bisogno per imbarcarti in un viaggio olfattivo indimenticabile. Visita esplora il portale di Ateneo dell’Olfatto per scoprire di più e iniziare il tuo viaggio profumato!


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Le Essenze Naturali, Il Mondo dei Composti Aromatici di Origine Naturale  

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Cosa sono e come vengono usati i composti aromatici in profumeria

Prima di cominciare, per comprendere a fondo quali siano gli ingredienti di origine naturale in profumeria, è essenziale definire chiaramente la nomenclatura dell’argomento.  

Un composto aromatico è una sostanza organica con una struttura chimica particolare, tale da far si che abbia la proprietà dell’odore.   

I composti aromatici possono derivare dal mondo vegetale, da quello animale o possono essere di origine sintetica.  

Un profumo è una combinazione di diversi composti aromatici, mentre l’odore è una sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, generata dalle molecole odorose che vengono percepite dai recettori olfattivi presenti nel nostro naso. 


Nel vasto panorama dei composti aromatici, si possono distinguere tre principali categorie in base all’origine: 

  • Naturali 
  • Naturali identici 
  • Artificiali 

Di ognuna di queste categorie fanno parte centinaia di ingredienti diversi, con proprietà olfattive e profumazione differenti, capaci di regalare all’olfatto un viaggio incredibile tra note e sfaccettature e in grado, quando miscelati insieme dalle mani dell’esperto profumiere, di dare vita a fragranze dalla personalità sempre diversa e intrigante.  

Gli Ingredienti di Origine Naturale

I composti aromatici di origine naturale, o essenze naturali, sono ottenuti direttamente da fonti biologiche mediante procedure fisiche, enzimatiche o microbiche. 

Queste sostanze vengono prodotte naturalmente da animali e vegetali per una grande varietà di scopi: comunicare con i propri simili, segnalare i confini del territorio, per difesa in caso di attacco o anche per sedurre nei periodi di riproduzione. 

Fin dalle origini della storia umana, composti di origine naturale come resine e legni particolari venivano bruciati per ottenere esalazioni odorose a scopi religiosi. 

Gli Ingredienti di Origine Vegetale

Qui, troviamo una vasta gamma di piante, fiori e alberi che offrono generosamente le loro essenze aromatiche. Questi composti sono estratti prevalentemente tramite processi di distillazione o estrazione, catturando la ricchezza delle essenze naturali e permettendo ai profumieri di avere a disposizione ingredienti meravigliosi per le loro creazioni tecniche e artistiche.  

I composti naturali, ampiamente utilizzati nell’industria della profumeria, sono oli essenziali naturali, balsami, resine, concrete e assolute che derivano da piante, foglie, fiori, legni, radici, etc. . 

Si tratta di ingredienti che riflettono tutta la bellezza della natura. Possono offrire note fresche o ricche, evanescenti o profonde, aromatiche, fiorite, erbacee, legnose, etc. Miscelate insieme, sia tra di loro che in combinazione con ingredienti di origine sintetica, rendono le fragranze ricche di personalità e sfaccettature olfattive.  

Le materie prime appartenenti a questa categoria provengono da diverse parti del mondo e sono essenziali per creare le profumazioni desiderate. Ogni pianta e albero ha particolari componenti olfattive, che possono essere ottenute da una o più parti della pianta.  

Gli Ingredienti Naturali Identici

Tra gli ingredienti di origine naturale ci sono anche le molecole naturali identiche, ovvero molecole esistenti in natura, che quindi si trovano all’interno degli oli essenziali, delle resine etc. sopra citati, ma che vengono estratte “singolarmente” o dalle essenze stesse, oppure possono essere riprodotte artificialmente tramite sintesi organica.  

Il vantaggio nell’utilizzo di questo tipo di ingredienti è quello di poter ottenere una profumazione 100% naturale lavorando con i singoli ingredienti, meno complessi rispetto agli oli essenziali nel loro insieme, e quindi di poter giocare con le note e le sfaccettature olfattive secondo i gusti e le preferenze del profumiere.  

Alcuni esempi di isolati naturali

  • Aldeide cinnamica – isolata dall’olio essenziale di cannella nel 1834 da Dumas e Péligot; 
  • Linalolo – isolato per la prima volta nel 1875 dal legno di rosa della Guiana francese; 
  • Eugenolo – ottenuto dall’olio essenziale di chiodi di garofano nel 1834; 
  • Vanillina – isolata per la prima volta nel 1858 da Théodore Nicolas Gobley dall’estratto di vaniglia. 

Le Sostanze Odorose del Regno Animale Usate in Profumeria

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In tempi passati, i mastri profumieri erano soliti impiegare abbondantemente alcune sostanze odorose provenienti dagli animali, molte delle quali sono ora proibite o soggette a restrizioni per ragioni prevalentemente etiche.  

Tra gli esempi più noti è possibile trovare l’ambra grigia, secreta dal capodoglio, o il muschio tonkino, che veniva ottenuto da una ghiandola del cervo muschiato.    

Questi ingredienti, spesso utilizzati come note di fondo nelle fragranze, apportavano una nota calda e sensuale in grado di conferire profondità e persistenza alle composizioni olfattive, che viene oggi ottenuta tramite sostituti sintetici.  

I Prodotti Aromatici di Origine Animale

Il regno animale ci riserva una sorprendente varietà di essenze naturali che emanano odori unici e intriganti. Gli animali, infatti, utilizzano gli odori per comunicare tra di loro, allertare in caso di pericolo, marcare il territorio, attrarre le femmine, etc. . 

Oltre ad ambra grigia e muschio tonkino, altri ingredienti di origine animale che sono o venivano particolarmente utilizzati sono il castoreum, l’hyraceum, lo zibetto e la cera d’api.  


L’utilizzo delle essenze naturali dei profumi offre un’esperienza olfattiva autentica e appagante. Ogni goccia di profumo racchiude la magia delle piante e degli alberi provenienti da diverse parti del mondo.  

Ogni materia prima naturale dona profondità, complessità e carattere ai profumi che indossiamo. 

 Ricordiamo però che nonostante la loro bellezza olfattiva, l’utilizzo di ingredienti naturali non è sempre la scelta più sostenibile.

Spesso la chimica, con i sistemi di sintesi più moderni e a basso impatto ambientale, ci consente di preservare la natura sia che si tratti di animali, che si essenze rare e pregiate per ottenere le quali sono necessarie tonnellate e tonnellate di elementi naturali (si pensi che per es. per ottenere 1 Kg di essenza di rosa si utilizzano in media 500 Kg di petali!). . 


Iscriviti ai nostri corsi per apprendere le tecniche di creazione dei profumi e lasciati ispirare dalla bellezza delle materie prime vegetali.  

Oppure, se desideri sperimentare personalmente, acquista il nostro kit per creare profumi e crea la tua fragranza unica.  

Entra nel magico mondo dei profumi e inizia il tuo viaggio olfattivo oggi stesso! 


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Fragranze, Guida per Creare il Tuo Profumo 

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Entrate nel mondo affascinante della profumeria e create la vostra fragranza personalizzata 

Creare un profumo è un connubio tra arte e scienza: richiede studio, esperienza, creatività, conoscenza di centinaia di materie prime diverse e di come lavorano e si armonizzano insieme. 

Tuttavia, si tratta di un’esperienza che ciascuno di noi può provare a sperimentare: la passione per il profumo, l’istinto di mettere il naso in ciò che ci circonda, la sensibilità olfattiva, sono elementi che è bene coltivare e stimolare, perché no, anche realizzando un proprio piccolo laboratorio su misura. 

Immaginate di poter creare la vostra fragranza personale, un’essenza che vi rappresenti e vi faccia sentire unici e speciali. Sembra impossibile, ma non lo è!  

Oltre alla vostra curiosità e passione è necessario avere a disposizione materie prime, piccoli strumenti di laboratorio, bottiglie ed eventuali accessori per impreziosire il vostro packaging.  

Tutti gli strumenti e gli ingredienti di cui potreste avere bisogno sono disponibili nella sezione prodotti del nostro sito. 

Vi invitiamo anche a scoprire il nostro fantastico Kit – Essentiarum per la creazione di profumi, disponibile nella sezione I NOSTRI KIT, che comprende al suo interno materie prime, strumenti, bottiglie, bilancia, formulari, un ricco manuale informativo e alcune formule preimpostate da cui potete partire per iniziare a sperimentare. 

In questo articolo vi guideremo attraverso un metodo che in pochi passaggi vi permetterà di creare il vostro profumo personalizzato.  

Unitevi a noi in questo viaggio sensoriale alla scoperta della magia della profumeria e trasformatevi in raffinati e sofisticati profumieri! 

Ma ora, è arrivato il momento di scoprire la nostra guida. 

Creare un profumo: Materiali e strumenti 

Per iniziare, ecco una lista degli strumenti ed ingredienti che vi serviranno per creare la vostra fragranza: 

  1. Materie prime: Gli ingredienti di una fragranza possono essere oli essenziali, assolute e resine naturali, opportunamente miscelati con gli aroma chemicals che riterrete più indicati in base al vostro progetto profumato. 
  1. Accordi di base: In alternativa o in aggiunta alle materie prime, potete scegliere di utilizzare degli accordi di base già strutturati: questo semplificherà la formulazione e vi permetterà di ottenere un profumo ricco di sfaccettature in maniera più semplice partendo da creazioni già esistenti. 
  1. Alcool: In profumeria si usa alcool etilico di grado cosmetico, in genere a 96°. Essendo necessaria una licenza per poterlo acquistare, in alternativa è possibile utilizzare alcool alimentare oppure acquistare una miscela per profumi già pronta: sul ateneodellolfatto.com potete trovare la nostra soluzione per EDP, ovvero un blend di alcool per profumeria, filtri solari e antiossidanti già pronto all’uso e idoneo a realizzare un profumo al 18/20%. 
  1. Bottiglie di vetro: Boccette in vetro ambrato per conservare le vostre fragranze e bottiglie dotate di spray per nebulizzarlo. 
  1. Contenitori per misurare e mescolare: Becher o bicchieri di vetro graduati e palettine preferibilmente in vetro o metallo per miscelare gli ingredienti. 
  1. Mouillettes: Per annusare e valutare gli ingredienti e la vostra fragranza nel corso e al termine della creazione. 

Passo 1: L’Armonia delle Note – Realizzare una fragranza equilibrata 

Per creare un profumo è necessaria la combinazione di tre tipi di note olfattive: testa, cuore e coda.  

Le note di testa sono costituite dalle sostanze più volatili e fugaci, la cui persistenza dura pochi minuti, quelle di cuore rappresentano il carattere principale della composizione e possono durare qualche ora, quelle di coda, infine, sono costituite dalle sostanze odorose più persistenti, per cui sono fondamentali per garantire la durata del profumo nel tempo. 

Per sapere quali ingredienti scegliere e cosa si cela dietro una fragranza equilibrata, puoi leggere il nostro articolo sulle Famiglie Olfattive e sulla Piramide Olfattiva e navigare il nostro catalogo on-line. 

Ecco alcuni suggerimenti da cui trarre ispirazione: 

  1. Sensazione Romantica: Un profumo floreale e femminile perfetto per una serata speciale. 
  • Note di testa: ingredienti esperidati, come bergamotto o mandarino 
  • Note di cuore: ingredienti fioriti, come accordo gelsomino, accordo rosa e/o ingredienti aromatici come hedione, alcool feniletilico, rosamon 
  • Note di coda: accordo gourmand (o vanillina/maltolo), patchouli (naturale o accordo di base) 
  1. Eleganza Quotidiana: Un profumo fresco e leggero, unisex, ideale per la vita di tutti i giorni. 
  • Note di testa: ingredienti esperidati come bergamotto, limone e/o acetato linalile, citral 
  • Note di cuore: accordo aromatico, oppure mix di oli essenziali come lavanda, pepe nero, ginepro 
  • Note di base: accordo legnoso oppure ingredienti come iso e super, legno di sandalo, legno cedro 
  1. Mistero e Seduzione: Un profumo intrigante e sensuale, perfetto per un’occasione speciale o una notte indimenticabile. 
  • Note di testa: pompelmo rosa, pepe rosa 
  • Note di cuore: accordo fiorito ricco oppure oli essenziali come ylang ylang o tuberosa 
  • Note di base: base oud, ingredienti muschiati e/o ambrati 

Procedete definendo fin da subito gli ingredienti che intendete utilizzate e andando ad aggiungerli nel becher un poco per volta. Potete lavorare goccia a goccia, oppure in peso utilizzando una bilancia di precisione. Di tanto in tanto mescolate con la vostra bacchetta per omogeneizzare la fragranza. 

Lasciatevi guidare dall’intuito e dalle emozioni, creare un profumo sperimentando con diverse combinazioni di note serve a trovare quella che più vi piace e rispecchia la vostra personalità.  

Ricordate, la creazione di un profumo è un’arte e, come tale, richiede passione, dedizione e creatività. 

Una volta completata la vostra miscela, travasatela in un flacone di vetro ambrato ben chiuso e conservatelo al riparo dalla luce e da fonti di calore: questo permetterà di preservarne l’integrità nel tempo. 

Ricordatevi di etichettarlo indicando il nome del prodotto e la data in cui lo avete realizzato. 

Passo 2: Dalla fragranza al profumo – Creare la formula  

Per creare il vostro capolavoro olfattivo, potete seguire queste proporzioni generali

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Non abbiate timore di osare, ricercando la vostra formula segreta e inimitabile.  

Passo 3: L’Alchimia dei Profumi – Miscelare gli ingredienti 

Una volta realizzata la vostra fragranza e definita la concentrazione di profumo che desiderate ottenere, miscelatela con l’alcool ed eventualmente l’acqua distillata, oppure con la soluzione per EDP già pronta all’uso.  

Utilizzate un contenitore di vetro graduato e mescolate delicatamente con la vostra bacchetta, immergendovi nell’esperienza sensoriale dei profumi che si fondono tra loro.  

Passo 4: L’Invecchiamento – Lasciare macerare il profumo 

Per ottenere un profumo equilibrato, è importante lasciare maturare la fragranza qualche giorno prima di unirla all’alcool e, una volta preparato il vostro profumo, farlo macerare da un minimo di 48h fino a qualche settimana.  

La macerazione deve avvenire in luogo fresco e asciutto, al riparo da luce e fonti di calore, ed è necessaria per far si che le molecole dell’alcool si armonizzino con quelle della fragranza, fino a raggiungere il loro punto di equilibrio.   

Grazie alla macerazione gli ingredienti del profumo si fonderanno tra di loro e matureranno nel tempo, interagiranno sviluppando appieno il loro potenziale olfattivo e dando vita ad una composizione armoniosa. 

Passo 5: L’Eleganza del Dettaglio – Filtrare e Imbottigliare 

Una volta terminato il periodo di macerazione, è opportuno raffreddare la miscela per poi imbottigliare il vostro profumo. Iniziate filtrandolo attraverso un imbuto rivestito con un filtro di cotone o un filtro da caffè per eliminare eventuali impurità o residui. 

Scegliete il flacone che più vi piace ed etichettatelo con il nome che avrete conferito alla vostra creazione. 

Infine, per un tocco di eleganza in più, personalizzate la bottiglia con nastri, etichette o charm a tema che riflettano il vostro stile e la vostra personalità.  

Il vostro profumo non solo un’essenza unica che vi rappresenta, ma anche un oggetto di design che aggiungerà un tocco di fascino e glamour alla vostra collezione. 

Ora il tuo profumo è pronto per stupire l’olfatto di tutti! 


Creare profumi è un processo artistico complesso e creativo che richiede una profonda conoscenza delle materie prime, dell’estetica olfattiva, nonché la capacità di miscelare vari ingredienti aromatici per creare una composizione armoniosa e unica. 

Nonostante ciò, la passione, l’intuito e la spinta verso il mondo dei profumi sono un volano di grande importanza attraverso il quale ciascuno può provare a sperimentare: con un po’ di self-study, l’accesso a ingredienti di qualità e agli strumenti necessari, chiunque può provare a immergersi nell’esperienza affascinante e coinvolgente della creazione di una fragranza. 

E per chi desiderasse andare oltre e non solo arricchire la propria cultura olfattiva ma anche muovere i primi passi per farne una professione, Ateneo dell’Olfatto offre prodotti e una vasta panoramica di corsi di formazione, oltre a garantire la possibilità della consulenza da parte di un’azienda con alle spalle più di 50 anni di esperienza nel mondo delle fragranze. 

E ora…Buona creazione


Pronti a portare la vostra passione per la profumeria al livello successivo?

Non dimenticate di visitare la sezione dedicata I NOSTRI KIT, dove troverete un esclusivo set per la creazione di profumi, pensato appositamente per gli appassionati come voi! Il kit contiene tutti gli strumenti e gli ingredienti di cui avrete bisogno per iniziare subito la vostra avventura olfattiva.


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Profumi d’Italia: La Storia della Profumeria Italiana e le Sue Iconiche Fragranze  

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La storia della profumeria italiana è un viaggio affascinante e profumato attraverso secoli di tradizione, innovazione e passione. Le fragranze italiane hanno conquistato il mondo con il loro inconfondibile fascino, mescolando arte, cultura e stile in un’esperienza sensoriale unica. In questo articolo, scopriremo le origini della profumeria italiana, esploreremo i marchi e le fragranze più iconiche e ci immergeremo nel patrimonio olfattivo di questo straordinario Paese.  

L’Alba della Profumeria Italiana  

Le Origini Antiche 

La storia della profumeria italiana affonda le sue radici nell’antichità. Gli Etruschi utilizzavano oli profumati per scopi religiosi, cosmetici e terapeutici. Durante l’epoca romana, l’arte della profumeria fiorì ulteriormente. I Romani erano noti per il loro amore per i bagni profumati e le fragranze, e la loro passione per i profumi divenne un segno distintivo della loro cultura.  

Caterina de Medici

Nel Medioevo, la produzione di profumi in Italia continuò a prosperare, con la creazione di laboratori artigianali e la diffusione delle conoscenze sulla profumeria tra i monaci. Durante il Rinascimento, l’arte della profumeria raggiunse nuovi livelli di sofisticatezza, grazie all’influenza di personaggi come Caterina de’ Medici, che contribuì a diffondere la cultura del profumo in tutta Europa.

Nel 1533 la nobile toscana si trasferì a Parigi dove sposò il futuro re di Francia Enrico d’Orleans e portò con sé il suo profumiere di fiducia Renato Bianco, ribattezzato dai francesi Renè Le Florentin, e insieme ad esso, un immenso patrimonio culturale legato al mondo del profumo, di cui i francesi si innamorarono immediatamente.

Caterina, fra le altre cose, introdusse nel paese la tradizione dei guanti profumati, che i francesi fecero propria fino a farla diventare tratto distintivo della profumeria nazionale e, di conseguenza, quella mondiale.  

Nel 1600, il progresso nelle tecniche della profumeria accelerò rapidamente, fino alla produzione di un alcool profumato prossimo al 95%, la famosa Aqua Admirabilis, la cui formula venne tramandata dall’italiano Gian Paolo Feminis e che possiamo considerare la prima Acqua di Colonia

Il XX secolo e la nascita del Made in Italy 

Nel corso del XX secolo, la profumeria italiana ha attraversato diverse fasi di sviluppo e trasformazione, consolidando la sua reputazione nel panorama internazionale e diventando un punto di riferimento per l’eleganza e la qualità.  

All’inizio del secolo, la profumeria italiana era ancora fortemente influenzata dalle tradizioni artigianali e dalla produzione locale. Tuttavia il progresso scientifico impresse un’importante accelerata all’evoluzione del settore grazie alla chimica moderna, che permise  di creare le  prime molecole olfattive di sintesi, in grado di riprodurre l’odore di quelle naturali, rendendo le composizioni più stabili e replicabili all’infinito. 

Il vero boom della profumeria italiana si verificò nella seconda metà del secolo, quando il Paese conobbe un periodo di rapida crescita economica e la nascita del cosiddetto “Made in Italy“. In questo contesto, molte case di moda e marchi di lusso italiani decisero di ampliare il loro portafoglio di prodotti, includendo profumi che incarnavano l’eleganza e lo stile italiano. Tra questi, vale la pena ricordare Gucci, che lanciò il suo primo profumo, “Gucci No. 1“, nel 1974, e Gianni Versace, che introdusse “Gianni Versace Pour Homme” nel 1984. Furono molteplici gli stilisti italiani che si cimentarono nel campo della profumeria, altri esempi celebri comprendono: Valentino, Trussardi, Krizia, Biagiotti, Moschino, Dolce & Gabbana, Bulgari e molti altri. 

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Gianni Versace – L’Homme (1984)

Parallelamente a questi grandi marchi, nel corso del XX secolo, si sviluppò anche un movimento di profumeria artistica e indipendente. Questi profumieri, spesso formati in laboratori artigianali e scuole di profumeria, hanno contribuito a mantenere vive le tradizioni italiane e a sperimentare nuove fragranze ispirate alla cultura e alla storia del Paese.  Lorenzo Villoresi, Ortoparisi, Nasomatto, Xerjoff, sono solo alcuni dei nomi che hanno contribuito ad esportare lo stile italiano nel mondo. 

Le Fragranze italiane più iconiche 

Nel corso del XX secolo, la profumeria italiana ha prodotto alcune fragranze iconiche che hanno contribuito a definire lo stile e l’essenza del “Made in Italy”. Di seguito sono elencati alcuni dei profumi italiani più iconici di questo periodo:  

Acqua di Parma – Colonia (1916) 

Fondata nel 1916, Acqua di Parma è un marchio storico che incarna lo spirito dell’eleganza italiana. Il loro profumo più iconico, Colonia, è stato creato nello stesso anno e da allora è diventato un classico senza tempo. Con la sua miscela fresca e agrumata, in contrasto con i precedenti profumi con note aromatiche forti e decise in voga fino ad allora Colonia evoca l’essenza della dolce vita italiana, conquistando il cuore di celebrità e appassionati di profumi in tutto il mondo.  

Trussardi – Uomo (1983) 

Trussardi Uomo è una fragranza maschile iconica, lanciata nel 1983. Con note di testa di lavanda e limone, un cuore di cuoio e patchouli, e una base di muschio e vetiver, questo profumo evoca la tradizione e il lusso italiano, mantenendo un’aura di mistero e seduzione.  

Versace – L’Homme (1984)  

L’Homme di Versace, creato nel 1984, è un profumo maschile orientale e legnoso che incarna l’opulenza e il fascino del marchio italiano. Con note di testa di limone e basilico, un cuore di canfora e geranio, e una base di muschio e ambra, L’Homme è una fragranza audace e seducente.  

Laura Biagiotti – Roma (1988) 

Roma di Laura Biagiotti è un profumo orientale e speziato, lanciato nel 1988. Con note di testa di bergamotto e pepe nero, un cuore di gelsomino e rosa, e una base di ambra e vaniglia, Roma evoca l’atmosfera magica e l’eleganza della città eterna.  

Giorgio Armani – Acqua di Giò (1996)  

Acqua di Giò è uno dei profumi più venduti e amati al mondo. Creato dal famoso profumiere Alberto Morillas, questa fragranza acquatica e aromatica evoca il mare e la natura selvaggia, offrendo un’esperienza olfattiva rinfrescante e distintiva. Il suo successo ha dato vita a una vasta gamma di flanker e versioni, sia per uomini che per donne.  

Dolce & Gabbana – Light Blue (2001) 

Creato dal maestro profumiere Oliver Cresp, il profumo floreale e fruttato di Light Blue racconta di una storia d’amore che si consuma nel calore dei raggi del sole di Capri. Il bouquet solare e luminoso, si apre con i tocchi frizzanti dei migliori agrumi italiani. Il cuore racchiude petali di rosa bianca e gelsomino, sul fondo, musk, ambra e legni rendono la composizione delicata e sensuale. 

Il Patrimonio Olfattivo Italiano  

Le Materie Prime  

L’Italia è benedetta da una ricchezza di materie prime di alta qualità, che sono state alla base della profumeria italiana fin dalle sue origini. Tra queste, troviamo bergamotto, limone, arancia, mandarino, gelsomino, rosa, iris, lavanda e mirra. Questi ingredienti naturali sono stati il punto di partenza per la creazione di innumerevoli fragranze iconiche e hanno contribuito a definire il carattere distintivo della profumeria italiana.  

L’Arte della Profumeria in Italia 

La profumeria italiana è conosciuta per la sua maestria nel creare fragranze che combinano tradizione e innovazione, eleganza e sensualità. L’abilità degli artigiani italiani nel bilanciare le note di testa, cuore e fondo è ciò che rende le fragranze italiane uniche e affascinanti. Questa arte si basa su secoli di conoscenze e tecniche tramandate di generazione in generazione, che continuano a evolversi e a influenzare il panorama della profumeria mondiale.   

La profumeria italiana è strettamente legata alla cultura, all’arte e alla storia del Paese. Le fragranze italiane sono spesso ispirate a luoghi, personaggi e momenti storici, offrendo un’esperienza olfattiva che è anche un viaggio attraverso il patrimonio culturale italiano. Questa connessione tra profumo e cultura è ciò che rende la profumeria italiana un fenomeno unico e apprezzato in tutto il mondo.  

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Laura Biagiotti – Roma (1988)

La nostra cultura olfattiva si distingue dalle altre tradizioni del settore per alcune caratteristiche peculiari che ne fanno uno dei punti di riferimento a livello internazionale. Innanzitutto, le fragranze italiane sono note per la loro forte sensualità, in grado di appagare i sensi in maniera diretta e immediata. Questo aspetto è dovuto alla scelta di materie prime pregiate e all’abilità degli artigiani profumieri che, con maestria, riescono a creare composizioni olfattive seducenti e avvolgenti.

Le fragranze italiane si contraddistinguono per un’estetica complessa, caratterizzata da fragranze rotonde, piene, tridimensionali e vive, quasi materiche, dalla struttura articolata e spesso complessa. Infine, la profumeria italiana si distingue per la capacità di comunicare attraverso le fragranze: spesso esuberanti e capaci di trasmettere messaggi in maniera chiara, le fragranze italiane sono vere e proprie opere d’arte olfattive che raccontano storie ed emozioni.


La storia della profumeria italiana è un’avventura affascinante che attraversa secoli di tradizioni, passione e creatività. Le fragranze italiane sono un’espressione del cuore e dell’anima del Paese, unendo arte e mestiere in un’esperienza sensoriale unica e indimenticabile.   


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La Piramide olfattiva, cos’è e come si legge

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La piramide Olfattiva

Sei mai stato affascinato dal potere degli odori? Hai mai cercato di identificare le diverse note olfattive presenti in un profumo o in un aroma? Se sì, probabilmente hai già sentito parlare della piramide olfattiva, un concetto fondamentale all’interno del processo creativo della realizzazione di profumi e nella cultura olfattiva in generale. 

Cos’è la piramide olfattiva? 

La piramide olfattiva è un modello utilizzato per classificare gli ingredienti di un profumo in base alla persistenza nel tempo. La piramide si divide in tre diverse categorie: le note di testa, le note di cuore e le note di coda. 

  • Testa: costituite dalle sostanze più volatili e fugaci, la cui persistenza dura pochi minuti 
  • Cuore: si sviluppano successivamente e possono durare fino a qualche ora 
  • Coda: rappresentate dalle sostanze odorose più pesanti e persistenti 
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Come si legge la piramide olfattiva? 

La piramide olfattiva si legge dall’alto verso il basso in ordine di persistenza. In cima troviamo le note che svaniscono dopo pochi minuti, mentre in fondo sono presenti sostanze odorose capaci di perdurare anche diverse ore.

Per interpretare correttamente un profumo, bisogna partire dalle note di testa e passare poi alle note di cuore e di coda, cercando di individuare le diverse note olfattive presenti nella fragranza. In generale, la piramide olfattiva può essere utile per aiutare a selezionare una fragranza in base alle proprie preferenze e alle occasioni in cui verrà indossata.

Un profumo è una miscela armonica di più materie prime dotate di caratteristiche olfattive e volatilità diverse, la cui creazione rispetta i principi fondamentali della piramide olfattiva. 

Com’è composta la piramide olfattiva?

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Note di testa 

Le note di testa sono le prime sensazioni olfattive che si percepiscono all’apertura di un profumo e durano da pochi minuti fino a due ore. Sono costituite da ingredienti freschi e leggeri, come agrumi, frutti, erbe e spezie. Le note di testa sono spesso considerate le più volatili e fugaci, la cui persistenza dura pochi minuti. 

Le note di testa sono

  • Esperidata o Agrumata 
  • Nuova Freschezza 
  • Aromatica 

Note di cuore 

Le note di corpo o cuore sono la parte centrale del profumo e ne rappresentano la personalità. Durano mediamente da 2 a 10 ore e sono costituite da ingredienti più intensi e complessi, come fiori, piante e spezie. Le note di corpo sono spesso descritte come il “cuore” del profumo, perché ne definiscono il carattere principale. 

Le note di cuore sono

  • Verde 
  • Aldeidata 
  • Fiorita 
  • Fruttata 
  • Acquatica 

Note di fondo 

Le note di fondo, o di base, sono l’ultima fase del profumo e possono durare dalle 10 ore fino a qualche giorno. Sono costituite da ingredienti persistenti e corposi, come muschi, ambra, legni e vaniglia. Le note di base sono quelle che rimangono sulla pelle per ore dopo l’applicazione del profumo. 

Le note di fondo sono

  • Speziata 
  • Legnosa 
  • Fougère 
  • Cipriata 
  • Orientale 
  • Ambrata 
  • Gourmande 
  • Chypre 
  • Cuoio 
  • Muschiata 

Per creare un profumo equilibrato e armonioso, è importante scegliere gli ingredienti giusti per ogni nota e bilanciare le quantità in modo accurato. La piramide olfattiva è quindi uno strumento fondamentale per gli esperti di profumeria, ma anche per gli appassionati che vogliano imparare a classificare gli odori e a ad orientarsi nel vasto mondo della profumeria. 

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