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Un Naso Tra le Note: L’Arte del Decifrare una Fragranza

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L’olfatto è un senso che a volte diamo per scontato, ma che nasconde un potere sorprendente.

Esso ci permette di percepire il mondo in un modo unico, trasportandoci nel tempo e risvegliando ricordi ed emozioni. Pensate all’odore del caffè al mattino: non ci ricorda forse una calma domenica in famiglia? O l’aroma dell’erba appena tagliata: non ci riporta forse indietro ai giorni spensierati dell’infanzia, giocando nei prati sotto il sole estivo?

 L’olfatto è molto più di un semplice senso: è un ponte verso i nostri ricordi e le nostre emozioni, una chiave che ci apre le porte dell’umanità stessa. 

In questo articolo, esploreremo insieme come i maestri profumieri utilizzano l’olfatto per dare vita alle loro creazioni, scoprendo come questo senso meraviglioso ci permette di respirare l’essenza degli elementi.

Comprendere le Percezioni Olfattive

Prima di vedere il “come”, cerchiamo di comprendere insieme “cosa” significa effettivamente annusare. Esistono delle dinamiche intrinseche nell’atto di percezione di uno stimolo odoroso che vanno conosciute. Solo in questo modo è possibile comprendere realmente questo magico strumento che tutti possediamo.

Già l’utilizzo della parola “percezione” comincia a delineare delle caratteristiche interessanti. Percepire una fragranza significa, infatti, costruire una sua rappresentazione all’interno della nostra coscienza. 

Certo, la fragranza deriva direttamente dalle proprietà chimiche delle sostanze odorose intercettate dal naso. Tuttavia, Il nostro stato mentale, che può essere influenzato da fattori come l’appetito, l’umore o l’attenzione, può modulare la percezione delle fragranze. Ad esempio, quando siamo affamati, siamo più sensibili agli odori di cibi gustosi e possiamo percepirli in modo più intenso rispetto a quando siamo sazi, e ancora, quando siamo felici o rilassati, potremmo percepire gli odori in modo più piacevole e positivo rispetto a quando siamo tristi o stressati.

Inoltre, è fondamentale sottolineare che non esiste nulla come un “naso assoluto” – capace quindi di identificare qualsiasi fragranza con precisione – e che i sensi sono sempre iper-connessi fra di loro, influenzandosi costantemente a vicenda.

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Riconoscere un Odore

Riconoscere un odore è un processo innato e complesso che coinvolge una serie di meccanismi neurobiologici per identificare specifiche molecole odorose presenti nell’aria che respiriamo. Cerchiamo di vedere brevemente gli aspetti più importanti che abbiamo affrontato in profondità in un articolo precedente “L’olfatto, cosa significa sentire gli odori”.

Quando inaliamo, le molecole odorose raggiungono l’epitelio olfattivo nel naso e si legano ai recettori olfattivi sulle cellule nervose olfattive. Questo genera segnali elettrici che vengono trasmessi al cervello attraverso i nervi olfattivi

Nel bulbo olfattivo del cervello, queste informazioni vengono elaborate per creare il senso del profumo o dell’odore che riconosciamo. Questo processo coinvolge anche l’apprendimento e la memoria, poiché le esperienze passate con gli odori influenzano come li percepiamo. 

In sintesi, il riconoscimento degli odori è un processo affascinante che coinvolge sia la nostra biologia che la nostra esperienza personale.

Il Processo di Valutazione di un Profumo

Nel raffinato mondo dell’alta profumeria, annusare un profumo è un atto di rara precisione, un’esplorazione dettagliata dei sensi. 

Un maestro profumiere, o “naso“, prima di immergersi in questo viaggio sensoriale, è opportuno “azzerare” il proprio olfatto annusando qualcosa di neutro – la sua pelle pulita, o un delicato pezzo di cotone. Questo semplice gesto garantisce l’accuratezza della percezione olfattiva, permettendo di affrontare l’esperienza senza contaminazioni odorigene.

È fondamentale che l’ambiente in cui si opera sia purificato da altri odori, poiché anche la più leggera fragranza di cibo, prodotti per la pulizia o altre essenze può alterare la percezione.

Una volta creato questo santuario sensoriale, il profumo viene nebulizzato su una mouillette, una striscia di carta particolarmente neutra. Un attimo di pazienza è poi necessario per permettere all’alcol nel profumo di evaporare, lasciando che il vero cuore della fragranza emerga.

Mouillette – campione di carta assorbente usato per testare i profumi

La Sinestesia delle Note 

L’atto di avvicinare la mouillette al naso apre il primo capitolo della storia del profumo: le note di testa. Questi sono gli aromi che danzano nella brezza immediatamente dopo l’applicazione del profumo, portando con sé un senso di freschezza e vivacità.

Con il passare del tempo, le note di testa si ritirano lentamente, lasciando il palcoscenico alle note di cuore. Questi profumi sono come il cuore pulsante dell’essenza, ricchi e complessi. Infine, arrivano a risuonare le note di fondo, i profumi persistenti che lasciano un’impressione duratura e donano al profumo la sua profondità e la sua personalità.

Dopo un’attenta analisi, è costume concedere un momento di pausa, un intervallo necessario per consentire al senso dell’olfatto di ritemprarsi e tornare alla neutralità. È in questo momento di tranquillità che si riflette sui singoli ingredienti del profumo, sulla sinergia tra di essi, e sull’equilibrio tra le note.

La Prudenza nella valutazione

Durante l’intero processo, è necessario conoscere le insidie da evitare.  Sono molti i “rumori di fondo” che potrebbero inficiare la qualità delle nostre percezioni: profumi personali, un pasto recente, o anche una tazzina di caffè consumata da poco può influenzare le note odorose che percepiamo.

L’overdose olfattiva, conseguenza dell’analisi di troppi profumi in una sola sessione, può portare alla “fatica olfattiva“, rendendo il naso insensibile agli odori. 

Allo stesso modo, è importante evitare di annusare il profumo direttamente dal flacone, poiché ciò può portare a una percezione sbilanciata delle note di testa a discapito delle altre. 

In breve, alcuni piccoli accorgimenti possono aumentare notevolmente l’efficacia delle sessioni olfattive. È fondamentale controllare l’ambiente circostante, ricreare le condizioni iniziali all’inizio di ogni sessione e fare attenzione ai possibili bias percettivi a cui si potrebbe essere soggetti.


La danza delle fragranze è un viaggio che va oltre il semplice annusare un profumo. È una narrazione sensoriale, un’arte che richiede un talento affinato, una passione profonda e una conoscenza dettagliata delle note e delle essenze. Diventare un maestro profumiere non è un traguardo semplice, ma è un percorso che apre a un mondo di profumi che incantano, evocano e trasportano.

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